Tiramisù di pandoro in coppetta con pesche sciroppate e amaretto

Vi è avanzato del pandoro e non sapete cosa farne? E’ quello che ho pensato io oggi, avevo un pandoro aperto ed ho pensato di utilizzarlo per fare delle monoporzioni di tiramisù rivisitato nel senso che del classico tiramisù ha proprio poco, solo la crema al mascarpone, è un’idea valida perché può essere servito anche ai bambini e può essere personalizzato in base ai gusti o agli ingredienti che abbiamo in casa, io avevo un vaso di pesche sciroppate regalato a Natale dalla zia preparato con le pesche biologiche raccolte quest’ estate, volendo si possono sostituire con albicocche o ananas sciroppato.

Veniamo agli ingredienti per 4 coppette:
2 fette di pandoro pari a circa 180/200 gr
250 gr di mascarpone
2 tuorli d’ uovo
50 gr di zucchero
6/8 fettine di pesche sciroppate
mezzo bicchiere di sciroppo delle pesche
qualche amaretto da sbriciolare

Procedimento:
prepariamo la crema separando i tuorli dagli albumi, mettiamo i tuorli nel Bimby, aggiungiamo lo zucchero, inseriamo la farfalla e montiamo per qualche minuto alla temperatura di 37 gradi, se non abbiamo il Bimby possiamo usare le fruste oppure montiamo il composto a mano. Aggiungiamo il mascarpone e frulliamo ancora per un minuto circa.

 

 

 

 

 

 

Lasciamo da parte la crema ottenuta e ci occupiamo del pandoro, riducendolo a cubetti, li posizioniamo nelle coppette formando la base del nostro tiramisù, bagniamo le basi con qualche cucchiaio di sciroppo delle pesche sciroppate che avremmo nel frattempo ridotto a dadini, se il dolce è destinato solo ad adulti possiamo aggiungere un po’ di rum o di marsala allo sciroppo.

Aggiungiamo le pesche a cubetti sopra  al pandoro e copriamo con due cucchiai di crema al mascarpone. Come decorazione del nostro dolce sbricioliamo gli amaretti e li mettiamo sopra alla crema, un’ alternativa potrebbe essere del cioccolato fondente a scagliette oppure del topping al cioccolato.
Ecco le nostre coppette sono pronte per essere gustate. Si conservano in frigo, coperte da pellicola alimentare per un massimo di due giorni.